Una Storia eritrea. Beyam, Adam, Amr.

Emilio Drudi è stato il direttore della cronaca di Latina del Messaggero negli anni gloriosi in cui il giornale pubblicava tra l’altro le scoperte e le denunce del giornalista di parte Gaetano Carnevale, suo corrispondente da Fondi e amico.

Da diversi anni Drudi segue con molta attenzione le vicende dell’Eritrea e della diaspora dei rifugiati provenenti dallo sfortunato paese africano, temi ai quali ha dedicato alcuni saggi, tra i quali quello pubblicato nel libro Migranti e diritti. Tra mutamenti sociali e buone pratiche, curato da Marco Omizzolo (https://viaitri.blog/2020/05/16/migranti-e-diritti-tra-mutamento-sociale-e-buone-pratiche/).

Nel suo libro più recente, Una Storia eritrea. Beyam, Adam, Amr, Drudi racconta la storia di tre generazioni di una famiglie eritrea. Beyam combatte come ascaro sotto la bandiera italiana, suo figlio Adam (titolare di un’azienda artigiana ad Asmara), costretto a fuggire quando l’Eritrea è sotto il dominio dell’Etiopia, Amr, figlio di Adam, dopo avere combattuto nell’esercito dell’Eritrea indipendente, attraversa il Sudan, la Libia il Mediterraneo e trova rifugio in Italia.

Il libro, dice Emilio Drudi nell’introduzione, nasce da una fotografia di Beyam in divisa da ascaro, che lui vede a case di Amr: <<Mi ha colpito l’atteggiamento fiero di Beyan: il senso di orgoglio con cui indossava l’uniforme militare>>. Da quella foto è nato un dialogo attraverso il quale Amr ha raccontato a Emilio la storia della sua famiglia. In questa storia <<… si coglie “dal basso” quello che è accaduto in Eritrea dagli ultimi anni del colonialismo dell’Italia liberale a quello dell’Impero fascista in Africa Orientale, dal convulso periodo del dopoguerra alla lotta per l’indipendenza e al sogno infranto di una Eritrea libera, democratica, aperta a tutti, spazzato via proprio da quegli stessi uomini che sembravano volerlo realizzare>>.

Si tratta di un’opera originale, ci dice nella prefazione Gabriele Proglio, perchè <<L’operazione di Drudi , dal punto di vista metodologico, è differente da quelli finora proposte. Nasce dal dialogo, dall’incontro, potremmo dire dall’amicizia, intesa qui in senso etimologico come forza che unisce due persone nell’affrontare le vicissitudini del tempo presente e il portato dei singoli vissuti. Questa scrittura è basata sul processo di scambio, di confronto dialogico che concerne l’interazione tra i due>>.

Forse è proprio il senso dell’amicizia che trapela dalle sue pagine a rendere particolarmente avvincente il libro. Le note molto curate lo rendono anche un testo sicuramente utile per conoscere la storia contemporenea dell’Africa orientale e dei suoi rapporti con l’Italia.

Emilio Drudi, Una storia eritrea. Beyan, Adam, Amr, Calamaro Edizioni, Bologna, 2020.

Fonte dell’immagne: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e2/Alfa_Romeo_Building_in_Asmara.jpg/1024px-Alfa_Romeo_Building_in_Asmara.jpg

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