Laura non c’è. Dialoghi possibili con Laura Conti.

<<Sono stata accusata di essere immorale e incoerente con l’etica dell’ambientalismo e dell’ecologismo ma ancora oggi sono persuasa che nelle mie scelte di comportamento non mi hanno mai mosso convinzioni etiche o morali, sono sempre stata guidata dall’amore o dal furore, quello si, dalla passione. Ovviamente è il mio modo di pensare: negli stessi anni della caccia di discuteva di nucleare e molti erano antinuclearisti per motivi etici, per non lasciare scorie a chi arrivava dopo di loro. Per me era invece una questione d’amore e non solo verso le generazioni future quanto verso la vita nel suo insieme: amo il sistema vivente e ho sempe fatto politica per condividere con gli altri la necessità di salvarlo>>.

Dice così Laura Conti, che il 31 marzo avrebbe compiuto 100 anni, discutendo sulla caccia nel quarto capitolo del libro di Laura Bonomi Romagnoli e Marina Turi le hanno dedicato.

Pensatrice e attivista libera e intransigente, guidata dall’amore e da uno studio scrupolisissimo dei fatti, senza sentire mai il dovere di mostrare ossequio a una morale, Laura Conti ci ha lasciato tanti insegnamenti, con gli scritti e con l’impegno sociale e politico. Barbara Bonomi Romagnoli e Marina Turi ce li ricordano con un bel libro, che non si presenta né come saggio né come antologia, ma è strutturato in una serie di conversazioni immaginarie, ambientate nella sua casa di Milano all’epoca della pandemia, tra Laura ormai centenaria e altre donne.

I temi affrontati nelle conversazioni comprendono la caccia, la pandemia e il lavoro, i disastri ambientali, l’ecologia politica, il modo di fare informazione, l’aborto, la vita e la salute delle donne.

Rileggere le riflessioni di Laura Conti è particolarmente importante oggi, quando bisogna pensare a come potrà essere il mondo dopo la pandemia.

Barbara Bonomi Romagnoli, Marina Turi, Laura non c’è. Dialoghi possibili con Laura Conti. Fandango Libri, Roma, 2021.

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