Museo Piana delle Orme (seconda edizione)

A sei anni dalla prima edizione, l’Associazione Museo Piana delle Orme ha pubblicato una versione aggiornata della guida al museo, necessaria perché le collezioni e le aree espositive continuano ad arricchirsi.

Alda Dalzini, direttrice del museo, ricorda nella presentazione la figura e gli intenti del fondatore Mariano De Pasquale, imprenditore agricolo giunto nell’agro Pontino dalla Sicilia, che dagli anni ’60 inizia ad “accumulare” macchinari agricoli in disuso, residuati bellici e altri oggetti con il sogno di realizzare un “Museo dove fossero eliminate tutte le barriere fisiche, sociali, intellettuali ed economiche. Un posto che non fosse solo uno spazio fisico a cui accedere, ma soprattutto uno spazio sociale, da frequentare e a cui partecipare abitualmente. Un luogo che si potesse esplorare in libertà con l’obiettivo di coinvolgere pubblici differenti: studenti, appassionati, collezionisti, specialisti, famiglie, anziani, adolescenti e bambini, ognuno con i suoi tempi, le due esigenze e modalità di fruizione.” Questo è oggi la Piana delle Orme.

La guida è articolata in capitoli che corrispondono alle aree espositive del museo: Giocattolo d’epoca e modellismo, Bonifica Pontina, Mezzi agricoli d’epoca, Vita nei campi, Deportazioni e internamento, Mezzi bellici d’epoca, da El Alamein a Messina e Salerno, la Battaglia di Cassino, lo Sbarco di Anzio, Polo Aeronavale.

Ogni capitolo descrive con molta cura il contenuto dei rispettivi padiglioni, con il supporto di numerose e suggestive fotografie, e contiene note dell’autore sugli avvenimenti evocati e sulla storia delle collezioni.

Il capitolo sul Polo Aeronavale rappresenta la principale novità contenuta nella seconda edizione della guida, con una serie di schede che illustrano le navi e gli aerei esposti nell’area di più recente realizzazione.  Le imbarcazioni esposte, ricorda Zaccheo, sono state donate al museo dalla Scuola Nautica e dal Settore Navale della Guardia di Finanza di Gaeta. Questo mette in evidenza come ormai il museo Piana delle Orme sia diventato un punto di riferimento per tutta il Lazio meridionale. Proprio a Gaeta, nei cantieri della Italcraft, è stata costruito il guardacoste G. 64 Darida.

La nuova edizione della guida è uno strumento molto importante sia per pianificare una visita alle collezioni, sia per interpretarle.

Anche se la guida non ne fa menzione, mi fa piacere ricordare che nell’area all’aperto situata tra i due padiglioni dedicati alla bonifica sono esposte alcune macchine per il movimento di terra e i lavori edili appartenute all’impresa edile di Mario Leone (mio padre).  Tra queste ritengo sia particolarmente interessante un escavatore a corda Fiorentini (che possiamo vedere nella foto di Marzio Marzot), azienda fondata a Roma dall’ingegnere Filippo Fiorentini, attiva dal 1919 al 1975, che realizzò nel 1937 il primo escavatore interamente progettato e prodotto in Italia.

Museo Piana delle Orme (seconda edizione), di Luigi Zaccheo, Associazione Museo Piana delle Orme, Latina 2019.

Pubblicato in “Annali del Lazio Meridionale”, anno XIX, n. 37, giugno 2019

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