Assalto al pianeta. Attività produttiva e crollo della biosfera

Il 13 aprile 2025 ci ha lasciati il maestro Sandro Pignatti.

Noto soprattutto per i suoi fondamentali e innovativi contributi alla botanica, tra cui le due edizioni della Flora d’Italia, grande ecologo, Sandro Pignatti negli anni ’80 dello scorso secolo si impegnò in una discussione con Ilio Adorisio e Bruno Trezza sui rapporti tra attività umane e ambiente.

Scomparso prematuramente Adorisio, il lavoro portato avanti da Pignatti e Trezza ebbe come esito il volume Assalto al pianeta. Attività produttiva e crollo della biosfera, pubblicato nel 2000.

Scrivono nella prefazione gli autori:

La teoria che viene qui proposta è fondata sulla convinzione che l’ambiente non è un luogo amorfo nel quale l’uomo si trova collocato, ma un sistema complesso che si mantiene tramite il funzionamento delle sue componenti in una condizione di omeostasi tale da consentire la vita al suo interno. Tale sistema, che può essere identificato con la biosfera, è efficacemente indicato con il nome di ecosistema, ovvero come sistema casa (casa = oikos): il sistema che ospita e nutre i viventi che ne fanno parte tra cui l’uomo. …

… Men che meno, quindi, l’ambiente può essere considerato come una risorsa, ovvero come un elemento estraneo o esterno all’uomo e alla vita che lo circonda, utilizzabile per fini separati dall’ambiente stesso e dalla sua preservazione.

A 25 anni dalla pubblicazione di Assalto al pianeta, non è stato sciolto nessuno dei nodi sui quali Sandro Pignatti e Bruno Trezza richiamavano l’attenzione.

di Massimo Leone

Sandro Pignatti e Bruno Trezza, Assalto al pianeta. Attività produttiva e crollo della biosfera, Bollati-Boringhieri, Torino, 2020, 304 pagine

In copertina, David C. Turnley, In secca nell’Aral (Foto Corbis/Grazia Neri)

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