Nasce la prima comunità energetica rinnovabile della Piana di Fondi

Il 29 luglio 2024 è stata costituita a Fondi la comunità energetica rinnovabile Associazione Lazio Nuovo ETS, per iniziativa di un gruppo di imprese attive nell’area collegata alla cabina di trasformazione primaria AC001E00292.

I promotori dell’iniziativa hanno scelto come mentore nella fase di avvio la cooperativa ènostra, che definisce la comunità energetica «un progetto di attivazione territoriale che persegue finalità di natura socio-economica e ambientale come la tutela ambientale, la lotta alla povertà, la rivitalizzazione del tessuto sociale e la promozione di cittadinanza attiva».

Tra i comuni collegati alla cabina, Amaseno, Campodimele, Lenola, Sperlonga e Vallecorsa contano meno di 5.000 abitanti (per cui gli impianti realizzati nel loro territorio possono godere di contributi a fondo perduto), mentre superano questa soglia Fondi, Itri e Monte San Biagio.

L’area comprende la piana di Fondi, con altitudine prossima al livello del mare, e una parte della catena costiera costituita dai monti Ausoni e Aurunci, raggiungendo l’altitudine di 1256 m con la vetta di monte Faggeto nel comune di Campodimele.

Sul territorio dei comuni, che ricadono nelle province di Latina e Frosinone, insistono tre aree protette, il Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi, il Parco Naturale dei Monti Aurunci e il Parco Regionale Riviera di Ulisse.

I soci fondatori dell’associazione annoverano quattro aziende attive nei servizi: Grotta dei Delfini s.r.l. titolare dell’omonimo stabilimento balneare a Sperlonga, la cooperativa sociale Viandanza che ha realizzato a Fondi il centro educativo polivalente PidiPupi, Porto di Sperlonga s.r.l. che gestisce l’omonimo approdo turistico, Terrae Latinae srl titolare dell’Hotel del Conte a Fondi. L’attività prevalentemente di altre due aziende che hanno partecipato alla costituzione della comunità energetica, Formedil s.r.l. e Investimenti Sostenibili s.r.l., è la gestione di immobili a destinazione commerciale nel Lazio meridionale, mentre la loro attività secondaria è la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il quadro dei fondatori è completato da BI.B.A. s.r.l, impresa di costruzioni con sede a Fondi che negli ultimi anni si è dedicata prevalentemente alla manutenzione straordinaria di immobili e infrastrutture, e da Sistema s.r.l., che realizza impianti fotovoltaici e ne cura la manutenzione.

Formedil ha realizzato sul tetto di un capannone a Fondi un impianto fotovoltaico da 60 kWhp per metterlo a disposizione della comunità energetica, in seguito un impianto da 11 kWhp è stato installato da Terrae Latine sul tetto dell’Hotel del Conte.

Costituita come ente del terzo settore, secondo il Decreto legislativo 3 luglio 2017 n.117, l’Associazione Lazio Nuovo include tra gli scopi, oltre all’installazione di impianti a fonte rinnovabile e la riduzione dei costi energetici degli associati, altre attività di utilità sociale come: realizzare interventi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento  delle  condizioni  dell’ambiente  e  all’utilizzazione accorta  e  razionale  delle   risorse   naturali; svolgere interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio; organizzare iniziative culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale; organizzare attività turistiche di interesse sociale e culturale; erogare a titolo gratuito denaro a sostegno di specifici progetti coerenti ai propri scopi; promuovere la cultura della legalità, della pace tra i popoli, della nonviolenza.

Il nome scelto per l’associazione, Lazio Nuovo, fa riferimento al territorio indicato dagli storici dell’antica Roma come Latium Novum o Latium Adiectum, oggi incluso prevalentemente nelle province di Latina e Frosinone e per una porzione minore in provincia di Caserta, che possiamo delimitare orientativamente con i vertici Terracina a Mondragone lungo la costa tirrenica, a Sora e a Cassino nelle aree più interne. Il Lazio meridionale (in linea di massima la parte del Lazio che era compresa nella Terra di Lavoro) rappresenta appunto il territorio di riferimento della comunità energetica. La politica di ampliamento della comunità si rivolgerà inizialmente ad altri produttori e consumatori collegati alla stessa cabina primaria, per ampliare le adesioni alla “configurazione” (gruppo di aderenti a una comunità energetica collegati alla stessa cabina primaria), in seguito potrà costituire nuove configurazioni o stabilire rapporti di collaborazione in particolare con altre comunità attive nel Lazio meridionale e nei territori limitrofi.

Al di là dei benefici economici che potranno trarne i singoli aderenti, l’Associazione Lazio Meridionale ETS vorrebbe contribuire a «fare società locale», per partecipare alla realizzazione di un «progetto locale» che sia, secondo la visione di Alberto Magnaghi, «la manifestazione politica di una esigenza, di un bisogno, di un’idea per rispondere alla sfida della globalizzazione e per superare l’attuale schizofrenia di comportamenti di fronte ad essa, entrambi insostenibili: da una parte la resistenza autoescludente di comunità locali che difendono le propria identità attraverso la chiusura, la mancanza di innovazione e di relazione; dall’altra la corsa competitiva dei sistemi locali che sfruttano e snaturano il proprio patrimonio ambientale, territoriale e umano nell’ansia di posizionarsi verso l’alto, succubi delle regole esogene del mercato mondiale».

di Massimo Leone

Nell’immagine in evidenza, locandina della presentazione a Fondi del libro di Alessandro Macina Chi ha paura dell’auto elettrica? Otto fake news alla prova dei fatti (https://viaitri.blog/2024/12/23/chi-ha-paura-dellauto-elettrica-otto-fake-news-alla-prova-dei-fatti/), il 30 novembre 2024.

Articolo pubblicato sul n. 5-6/2024 della rivista Nuova Verde Ambiente.

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