Il futuro elettrico. Sfide tecnologiche, costi e speranza della transizione energetica.

Il futuro elettrico è il secondo volume pubblicato dalle Edizioni Dedalo nella collana SottoInchiesta, diretta da Riccardo Iacona, che ha lo scopo di “raccontare l’attualità, la scienza e la nostra società attraverso indagini giornalistiche di approfondimento”. Nella stessa collana è stato pubblicato il libro di Alessandro Macina Il polmone blu (https://viaitri.blog/2023/07/22/il-polmone-blu-salvare-gli-oceani-per-combattere-il-riscaldamento-globale/). Brecciaroli e Laganà sono entrambi inviati della trasmissione televisiva Presa diretta.

Il futuro elettrico descrive, con dati e interviste a protagonisti impegnati sul campo, i diversi aspetti della transizione energetica, come gli investimenti necessari, i problemi ambientali e politici dell’approvvigionamento di materie prime, le prospettive dell’innovazione tecnologica, il fine vita dei prodotti. Il libro raccoglie anche testimonianze di ricercatori, imprenditori e manager impegnati in Italia nella transizione energetica.

Erik Tazzari nel 2006 ha fondato a Imola la Tazzari EV, che produce citycar elettriche realizzate in gran parte all’interno dell’azienda, dalla progettazione alla fusione dei telai in alluminio, passando per il software delle batterie al litio. Sempre nella motor valley emiliana, a Modena, l’Energica Motor Company, diretta da Giampiero Testoni, costruisce moto elettriche ultrasportive. A partire da celle di provenienza asiatica, Energica progetta e realizza in proprio anche le batterie. Preoccupato per la filiera estrattiva, Testoni spera nella collaborazione con i grandi produttori del settore automotive, per poter chiedere ai produttori di celle garanzie in merito alla provenienza dei materiali.

In Campania, a Teverola, la FAAM guidata dal Cavaliere del Lavoro Federico Vitali ha realizzato il primo stabilimento in Europa meridionale che produce celle per batterie al litio, per ora con un progetto pilota. La FAAM da tempo utilizza la miscela litio-ferro-fosfato, evitando di usare cobalto, prodotto in gran parte nella Repubblica Democratica del Congo con un duro sfruttamento della manodopera. Il processo produttivo utilizza acqua invece di solventi chimici, riducendo molto gli impatti ambientali.

Nel campo del recupero di materie prime critiche, la Divisione Ricerche e Sviluppo deI Cobat, diretta da Luigi De Rocchi, ha messo a punto un processo che consente di recuperare il 95% del litio contenuto nelle batterie, con la collaborazione dell’Istituto di Chimica dei Composti Organo-Metallici del CNR di Firenze.

Il libro di Brecciaroli e Laganà è ricco di informazioni anche sulle politiche dell’Unione Europea e di iniziative nazionali in Spagna, Italia, Paesi Bassi e Germania per ridurre la dipendenza per l’approvvigionamento di materie prime, sviluppare le tecnologie necessarie alla transizione, sperimentare soluzioni innovative per la gestione sostenibile dell’energia. In questo ambito mi sembra particolarmente interessante l’esempio di come ad Amsterdam la Johan Cruijff ArenA è stata trasformata per contribuire con la produzione e l’accumulo dell’energia elettrica a rendere la città più sostenibile. Non credo si trovi qualcosa di analogo nel progetto del nuovo stadio della Roma a Pietralata.

Nell’ultimo capitolo, Le prossime sfide, alcune pagine sono dedicate alla questione dell’impatto della transizione energetica sull’occupazione. Come abbiamo visto, ci sono imprese che in Italia vogliono cavalcare la transizione energetica, invece di farsi travolgere. Leonardo Ugo Artico, capo del Dipartimento sviluppo industriale di Motus-E, associazione che raggruppa esponenti del mondo industriale e accademico interessati alla mobilità elettrica, ci avverte che:

«Affinché l’Italia abbia un ruolo attivo in questo futuro elettrico, ci deve essere un approccio scientifico e molto serio alle politiche industriali, basato sulla consapevolezza di chi sono i soggetti che stanno pensando al mondo elettrico e di quali competenze hanno bisogno. L’alternativa è rimanere davvero indietro e tra vent’anni il gap non potrà più essere colmato.»

Di Massimo Leone

Marcello Brecciaroli, Giuseppe Laganà, Il futuro elettrico. Sfide tecnologiche, costi e speranza della transizione energetica. Edizioni Dedalo, Bari. 2022.

Nella fotografia, Riccardo Iacona presenta Il futuro elettrico e Il polmone blu a Pescasseroli. Con lui sono il direttore dell’Area marina protetta Regno di Nettuno, Antonio Miccio, e il direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Luciano Sammarone. Legge alcuni brani, Alice De Matteis.

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