La linea fragile. Uno sguardo ecologista alle coste italiane

Alex Giuzio è il caporedattore di Mondo Balneare, principale testata on line italiana dedicata al settore, e collabora con articoli di riflessione e approfondimento su demanio marittimo, turismo, economia e ambiente costiero con la rivista Gli Asini.

Le edizioni dell’asino hanno pubblicato recentemente la raccolta di saggi brevi La linea fragile – Uno sguardo ecologista alle coste italiane.

Scrive Giuizio nell’introduzione che la costa:

«è una “linea fragile” di transizione e di confine, dove gli esseri umani trovano la liberatoria apertura dell’orizzonte e del mare e dove tuttavia hanno agito per chiuderla, occuparla, deturparla … Lungo le coste ecologia ed economia si intrecciano in modo inscindibile: perché è questo specifico ambiente a permettere lo sviluppo di certi settori (…) e perché sono questi stessi settori a distruggere l’ambiente in cui sono stanziati, inquinandolo e cementificandolo nonostante dipendano dalla sua esistenza …»

«Il problema principale delle coste italiane … è che questo ambiente è sempre stato gestito in modo frammentario e settoriale … Manca, in sostanza, una visione olistica della fascia costiera che sia in grado di gestire e far gestire questo delicato ambiente con un approccio ecologista: l’installazione di quella piattaforma offshore provocherà la scomparsa della spiaggia antistante? La costruzione di un nuovo porto manderà in erosione il litorale adiacente?… Finché invece si continuerà a permettere di perturbare la costa senza calcolare gli effetti che ogni singola azione su questo delicato ambiente ha nel raggio di 20-30 chilometri, i litorali italiani saranno sempre vittime della perversione umana che è arrivata a distruggerli …».

I capitoli successivi sono dedicati a una breve storia del turismo di massa (Un mare di gente a fisarmonica), all’erosione costiera (Erosione costiera: cause effetti e paradossi), allo sviluppo della rete ferroviaria lungo le coste (Treni vista mare), all’Insostenibile permanenza degli abusi edilizi, ai porti turistici (I porti turistici, un’anomalia italiana), a Storia e intrighi delle concessioni balneari, alle estrazioni di idrocarburi (Distruggere le coste per guadagnarci: le estrazioni offshore) e alla Conclusione. Tutto sarà sommerso.

Il capitolo sulle concessioni balneari è particolarmente ricco di riferimenti allo sviluppo delle norme che hanno regolato questa materia dal 1942 a oggi, inclusi gli interventi delle magistrature. Giuzio esprime anche il suo parere su come dovrebbe essere risolta la questione delle concessioni, incagliata ormai da molti anni :

«un possibile punto di equilibrio sta … nel riassegnare le concessioni balneari tramite delle procedure di evidenza pubblica (non aste al rialzo economico, bensì comparazioni in base alla qualità del progetto proposto), calcolare una premialità per chi finora ha gestito bene le spiagge (mantenendole pulite, pagando i canoni e rispettando la legge), in modo da permettere di continuare a lavorare ai concessionari che se lo sono meritati, garantire un indennizzo economico in caso di perdita dell’azienda (da stabilire caso per caso in base a perizie commerciali), e imporre il limite di una sola concessione e il divieto di subaffitto, al fine di evitare che anche le spiagge vengano prese d’assalto dai grandi gruppi economici ..».

A proposito di premialità per qualità dei progetti e della gestione, in diverse occasioni è stato proposto di fare riferimento anche alla certificazione secondo la norma UNI ISO 13009 “Turismo e servizi connessi. Requisiti e raccomandazioni per il funzionamento della spiaggia” (https://viaitri.blog/2022/09/21/la-norma-uni-iso-13009-per-la-qualita-e-la-sostenibilita-degli-stabilimenti-balneari/).

Alex Giuzio, La linea fragile. Uno sguardo ecologista alle coste italiane, edizioni dell’asino, 2022.

Un articolo di Alex Giuzio è stato pubblicato all’interno del dossier Contro il turismo della rivista gli asini (https://viaitri.blog/2022/12/14/contro-il-turismo/).

Nella foto: Sperlonga, litorale di ponente.

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